C.L.I.L 2
Insegnare il
francese con il metodo C.L.I.L
Ho scelto di insegnare l’arte in francese nelle mie
classi. Studiamo una materia, “l’arte” ma in una lingua straniera. Questo permette
di imparare qualche vocabolo di francese ma anche di studiare una nozione
d’arte.
1)
Edouard Manet
con la classe seconda della scuola Vittorino
![]() |
Un bar aux folies bergères d'Edouard Manet |
Con questa classe, abbiamo lavorato in laboratorio.
La maestra Antonella ha lavorato con la metà della classe
sui colori e sulla simetria con la pittura.
Per quanto mi riguarda, ho preso l’altra metà e abbiamo
lavorato sulle parti del corpo e sui colori in francese. Ho provato per la
prima volta con gli alunni a parlare soltanto in francese per descrivere questo
dipinto. Ho usato delle parole già imparate in classe: “C’est une fille.” (E’ una ragazza.”) “Il y a la tête, les
mains, les épaules.” (C’è la testa, le mani, le spalle.) Ho aggiunto anche
delle parti del corpo e del viso non conosciute dai bambini in francese : les
cheveux, les oreilles, le nez, la bouche, les yeux, les bras, le cou. (i
capelli, le orecchie, il naso, la bocca, gli occhi, le braccia, il collo.)
Abbiamo anche parlato dei colori e degli oggetti che
vedevamo sul dipinto.
Dicevo una frase e i bambini dovevano tradurla :
- “Les cheveux
sont marron.”(I capelli sono castani.)
-
“La tête est rose”. (La testa è rosa.)
-
“Les oranges
sont oranges”. (Le arance sono arancione.)
- “La bouteille
est verte.” (La bottiglia è verde.)
Poi i bambini hanno tagliato e incollato la fotocopia del
dipinto sul loro quaderno.
Hanno colorato la ragazza e anche qualche oggetto
seguendo le consegne in francese.
Dicevo il nome di un colore in francese e poi il nome di
un oggetto o di una parte del corpo.
Per esempio, ho detto : “rose” (rosa) poi “tête” (testa).
I bambini dovevano capire di usare la matita colorata rosa e di colorare la
testa.
Questa attività è piaciuta agli alunni perché mi hanno
sentita un po’ di più parlare in francese e non avevano l’impressione di imparare ma si
sono divertiti a colorare questo dipinto.
Per finire, con tutta la classe, abbiamo scritto in
italiano qualche frase per spiegare quest’attività d’arte in francese. Per
illustrare, gli alunni si sono disegnati loro stessi davanti a uno specchio, in un luogo di loro scelta.
2)
Marc Chagall
con la classe quinta della scuola Don Milani
Con la classe di quinta, abbiamo scelto con la maestra
Elisabetta di studiare un dipinto di Chagall. Siccome andremo in maggio in
soggiorno a Nizza e visiteremo il museo
Chagall, volevamo già parlare di questo pittore ai bambini. Secondo me, i
bambini apprezzeranno meglio la visita se hanno studiato in classe qualche
dipinto di Marc Chagall.
Siamo andati nell’aula L.I.M.
Ho fatto una descrizione semplice del dipinto in francese e i bambini dovevano
indovinare il titolo.
Ecco le indicazioni : « Ce tableau représente une
histoire de la Bible.
Le personnage en bas à droite, c’est Noé. Noé est dans un bateau avec des hommes, des
femmes et des animaux. Comment s’appelle ce
tableau ? » (Questo dipinto rappresenta una storia della Bibbia. Il
personnagio in basso a destra è Noé.
Noé si trova in una nave con degli uomini, delle donne e degli animali. Come
si chiama questo dipinto ?)
Gli alunni hanno trovato subito. Questo dipinto a per
titolo : “L’arche de Noé.”
Poi ho spiegato delle cose tecniche sempre in francese,
sulle dimensioni del quadro (236 x 234 cm), sulla tecnica usata (l’huile sur
toile) e sulle date di realizzazione (1961-1966).
Abbiamo anche studiato un testo breve che parlava della vita
dell’autore.
Leggevo le frasi e i bambini dovevano tradurle in
italiano. I bambini vedevano il testo scritto sulla L.I.M. Secondo me, lo
scritto può aiutare gli alunni a capire le frasi perchè l’italiano e il
francese si assomigliano tanto.
Poi, quando avevamo ben capito il testo, l’ho dato ai
bambini. L’hanno incollato sul loro quaderno e hanno sottolineato qualche frase
e qulache struttura.
Dopo, ho dato la fotocopia del dipinto ai bambini con le
consegne in francese.
Infatti, non era proprio il dipinto ma era il puzzle del
dipinto.
Gli alunni hanno tagliato i pezzi del puzzle e l’hanno messo
in ordine. Hanno colorato ogni pezzo con gli stessi colori di Chagall e li
hanno incollati su un foglio di colore a loro scelta.
Per finire, abbiamo scritto la legenda di questo dipinto.
Abbiamo scritto il nome degli animali e dei colori in francese che vedevamo sul
dipinto.
Questo lavoro d’arte mi ha anche permesso di insegnare il
vocabolo delle direzioni.
Gli alunni mi dovevano indicare dove si trovava un animale
ma usando le parole in francese : “en haut, en bas, au centre, à gauche, à
droite.” Dopo, abbiamo scritto queste parole sul quaderno. Per gli alunni, era
un gioco usare soltanto le direzioni in
francese per indicare dove si trovava un animale.
Infine, gli alunni hanno scelto un dettaglio del dipinto
(un personaggio, un animale) e l’hanno disegnato più grande su un foglio.
Poi abbiamo unito ogni disegno in modo da creare due
dipinti giganti dell’opera di Chagall : “L’arche de Noé.”
Sono veramente contenta di queste lezioni su Chagall. Gli
alunni hanno imparato tanti vocaboli di francese (colori, animali, direzioni) e
hanno scoperto un artista francese.
Non vedo l’ora di
visitare il museo con loro. Avranno già questi vocaboli e questa conoscenza di
un dipinto di Marc Chagall per decrivere e capire gli altri dipinti dello
stesso artista.
3) Il museo
d’arte contemporanea di Rivoli con gli alunni di cinque anni della scuola
materna Piaget
Con gli alunni di cinque anni della scuola materna
Piaget, abbiamo partecipato ad un laboratorio condotto da una persona che
lavora al Castello di Rivoli.
Questo laboratorio aveva degli obiettivi :
- Imparare
qualche parola di francese : le forme e i colori.
-
Riconsocere le forme geometriche (cerchio, quadrato,
triangolo).
-
Costruire insieme un gioco.
- Sviluppare
interesse per la fruizione d’opere d’arte.
La costruzione del gioco di domino si è fatta in alcuni
fasi :
a)
Visita del
museo d’arte contemporanea di Rivoli
Abbiamo visitato il museo d’arte contemporanea di Rivoli
con i bambini, un gruppo alla volta.
Valentina é stata la nostra guida. Ogni volta abbiamo osservato
delle opere d’arte per parlare dei colori e delle forme. Sono intervenuta per
dire ai bambini il nome dei colori e delle forme in francese. Per gli alunni di
materna, è difficile memorizzare durante
la visita tante parole in una lingua straniera. E’ per questo che avevamo
scelto un tema per questa visita : i colori e le forme.
b)
Dipingere i grandi
fogli
Dopo avere portato i tre gruppi al Castello di Rivoli,
possiamo cominciare la creazione del gioco di domino.
Valentina è venuta nella scuola per alcuni venerdì pomeriggio
per aiutarci a costruire questo gioco. Abbiamo spiegato ai bambini che questo
gioco permetterà di imparare qualche parola di francese.
La prima fase consiste nel dipingere di un colore unico
dei fogli bianchi.
Ogni gruppo ha dipinto sei fogli. Prima di dipingere,
Valentina ha spiegato agli alunni la differenza tra i colori primari e i colori
secondari. Ovviamente, Valentina ha usato delle parole semplici e una storia
breve. I tre colori primari sono presentati ai bambini : “rosso, giallo, blu”.
Gli alunni li dicono in italiano poi faccio ripetere loro il nome di questi colori in francese. Poi
facciamo la stessa cosa con i colori secondari : “arancione, viola, verde.”
Dopo la pittura, Valentina propone ai bambini un gioco
sulle forme.
Nel salone, ci sono tre forme geometriche : “il quadrato,
il triangolo e il rettangolo.”
Ogni alunno deve scegliere una forma, dire il suo nome in
francese e avvicinarla alle stesse forme. Questa permette sopratutto di
ripetere tante volte il nome delle forme in francese : “le carré, le triangle
et le rectangle.”
c)
Disegnare,
tagliare e ordinare
Gli alunni usano le forme geometriche utilizzate la settimana
scorsa per giocare e le usano per disegnare. Non è semplice per i bambini tenere con una mano la forme e disegnarne il contorno con l’altra mano. Non
devono fare in fretta e impedire alla forma di muoversi. Gli alunni avevano la
possibilità di lavorare per due per aiutarsi a tenere le figure. Abbiamo anche
ripetuto il nome delle forme e dei colori in francese.
In un’altra lezione, i bambini hanno tagliato le figure
geometriche e dovevano mettere insieme le stesse forme. Non è stato facile tagliare seguendo una riga e girare il foglio per tagliare bene.
Disegnare le forme |
Tagliare le forme |
Ordinare le forme |
d)
Incollare le
forme
I bambini erano per gruppi di due. Le forme geometriche
sono state incollate dagli alunni su pezzi di polistirolo.
Su ogni polistirolo, un simbolo era disegnato per
indicare ai bambini il nome e il colore della figure da incollare. Ogni alunno
doveva dire in francese il suo simbolo, per esempio “un cercle bleu “(un
cerchio blu) e andava a cercare la sua forma.
Incollare usando la colla non è stato facile perchè gli
alunni usavano la colla troppo forte e tante colle si sono usate in fretta.
Incollare le forme |
e)
Proviamo il
gioco di domino
Quando i domino sono stati pronti, gli alunni hanno
provato il loro gioco.
Un primo alunno è andato a mettere dove voleva nel salone
un domino.
Poi uno per uno, i bambini dovevano prendere un domino, metterlo al posto giusto per rispettere il
colore e la forma.
Dopo sette venerdì pomeriggio di fabbricazione di questo
gioco, gli alunni hanno potuto giocare al loro gioco.
Il gioco di domino è finito! |
Bilancio : Gli alunni e le maestre sono stati
entusiasti all’idea di creare il gioco del domino. Realizzare questo gioco ha
permesso di fare collaborare insieme una persona del museo, delle maestre
italiane e me stessa, maestra francese, attraverso uno stesso scopo : proporre
ai bambini la creazione di un gioco per raggiungere diversi obiettivi in
conoscenza del mondo, in francese e in arte.
Per quanto riguarda l’insegnamento del francese in questo
progetto, era soltanto un piccolo obiettivo per fare scoprire agli alunni una
lingua straniera.
E’ stato positivo insegnare un po’ di francese nel
progetto ma è stato difficile per i bambini
usare due lingue alla volta, dire
in italiano e in francese la stessa cosa : i nomi delle forme e i colori.
Il gioco appartiene adesso alla scuola e tutti gli alunni
ne approfiteranno.
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